LA CRISI DELL’ADOLESCENTE

Durante lo sviluppo tutti ci troviamo ad attraversare delle fasi che per la loro complessità portano ad una crisi. Sono fasi del ciclo vitale di ognuno di noi in cui si manifestano degli eventi che implicano necessariamente un cambiamento. 

L’adolescenza è appunto una fase evolutiva di transizione dall’età infantile e della giovinezza a quella adulta ed è fondamentale per lo sviluppo dell’identità. È un periodo in cui si manifestano profondi cambiamenti sia psicologici, intellettivi che fisici e sessuali.

Per adolescenza generalmente si intende una fase dello sviluppo che va dai 12 ai 18 anni, durante la quale la persona acquisisce le competenze necessarie per entrare a far parte del mondo degli adulti. L’adolescente per diventare adulto ha bisogno di elaborare una nuova immagine di sé che rappresenta un processo di lutto rispetto al verificarsi di perdite significative: la perdita della vecchia immagine, perdita delle proprie relazioni infantili e perdita delle gratificazioni di bambino.

IL DISAGIO ADOLESCENZIALE COME SI MANIFESTA E COME SI DISTINGUE DALLA CRISI?

La crisi è un periodo di transizione che è precursore di cambiamento, crescita ed evoluzione. Il problema si pone quando la situazione di transizione perdura nel tempo e non viene superata. La situazione diventa problematica quando i familiari si accorgono che dietro alla crisi adolescenziale si cela un disagio più profondo che si può manifestare attraverso un arresto nel processo di cambiamento, che può comportare disagi psichici di varia natura e che diventa un campanello di allarme.

Con disagio si vogliono intendere le difficoltà che possono investire diversi ambiti della vita dell’adolescente: a livello affettivo, familiare, scolastico e sociale. Si tratta di forme di disagio emotivo che si manifestano attraverso una variabilità più o meno sfumata di segnali come stati d’ansia, cambiamenti di umore, irrequietezza, somatizzazioni, o che possono diventare sintomi di disturbi del comportamento alimentare, dipendenze, ritiro sociale, disturbi psicosomatici, del sonno e altri. Oppure il disagio può avere una forma evidente e disturbante attraverso comportamenti disadattivi che esprimono un disadattamento scolastico e sociale. Le manifestazioni del disagio adolescenziale possono quindi essere rappresentate da una sofferenza rivolta verso l’interno, un ripiegamento su se stessi, oppure rivolta verso l’esterno, esternalizzata, che si esprime attraverso comportamenti a rischio, di ribellione, di sfida, di fuga o completa rinuncia.

COME FUNZIONA IL PERCORSO DI SOSTEGNO PSICOLOGICO AL DISAGIO DELL’ADOLESCENTE?

Il percorso di sostegno psicologico al disagio dell’adolescenza che svolgo nel mio studio a Milano, ha come obiettivo aiutare e accompagnare l’adolescente a risolvere e superare le difficoltà che gli procurano malessere, che lo hanno portato ad arrestarsi nel processo di crescita e di evoluzione e che non permettono l’uscita dalla crisi, che invece perdura nel tempo.