COS’È LA DEPRESSIONE?

La depressione è un disturbo del tono dell’umore molto diffuso. Il cervello dell’essere umano è strutturato per produrre sostanze, come la serotonina, che ci fanno vedere il cosiddetto bicchiere mezzo pieno o il bicchiere mezzo vuoto, ovvero che agiscono a livello dell’umore nell’alternare momenti passeggeri in cui l’umore è su, a momenti in cui l’umore giù. 

Chi soffre di depressione ha però un umore che costantemente verte verso il basso, anche in maniera importante, accompagnato da altri sintomi e ciò non dipende dalle situazioni esterne vissute. Questo compromette la visione di sé stesso, delle proprie relazioni e della propria esistenza fino a ad avere ripercussioni nell’area personale, familiare, relazionale sociale e lavorativa. La depressione comporta la perdita dell’esame di realtà ed è perciò un disturbo invalidante che procura alla persona una condizione di malessere persistente.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA DEPRESSIONE E LE SUE MANIFESTAZIONI?

I sintomi fisici e mentali della depressione sono:

• umore depresso per la maggior parte del giorno e quasi tutti i giorni, la persona si sente triste, vuota disperata;
• marcata diminuzione di interesse e di piacere per tutte o quasi tutte le attività che prima interessavano e davano piacere. Frequentemente si presenta anedonia e demotivazione;
• mancanza di desiderio sessuale e apatia;
• nervosismo e rallentamento o agitazione psicomotoria;
• faticabilità o mancanza di energia;
• aumento o calo ponderale del peso corporeo;
• aumento o diminuzione dell’appetito;
• disturbi del sonno, insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni;
• difficoltà di concentrazione, a prendere decisioni, problemi di memoria;
• pensieri ricorrenti di morte o di suicidio.

Vissuti di inadeguatezza e sofferenza sono presenti in tutti gli ambiti di vita della persona. 

La depressione porta a sentire la vita come dolorosa e senza senso, il “dolore del vivere”, senza speranza, senza poteri e risorse, completamente impotente.

La propria vita appare come caratterizzata da un continuo fallimento, un susseguirsi di perdite di cui ci si sente colpevoli oppure si è convinti che la colpa sia degli altri, della sfortuna, della vita e ci si sente arrabbiati con tutto e tutti. L’isolamento diventa cercato e sofferto.

Sono tanti gli studi che portano in evidenza che le cause principali sono : 

• il fattore biologico, alcune persone hanno una maggiore predisposizione genetica verso questo disturbo;
• il fattore psicologico, le nostre esperienze, in particolare quelle infantili,  possono portare ad una maggiore vulnerabilità acquisita al disturbo.

La vulnerabilità biologica e psicologica interagiscono tra di loro e non portano necessariamente al disturbo. Una persona vulnerabile in senso biologico, può non ammalarsi di depressione se ha avuto relazioni significative sicure e capaci di adeguato supporto e se non capita qualcosa in grado di scatenarla.

Il fattore scatenante l’insorgenza della depressione sono spesso perdite relative a lutti, amori, lavoro o cambiamenti improvvisi, traumatici o impegnativi, che turbano la nostra vita e che sono vissuti in termini di perdita importante e non accettabile.

LA TERAPIA DELLA DEPRESSIONE 

Durante la psicoterapia individuale, inizialmente andremo ad approfondire la storia personale dell’individuo, relazionale e familiare per poter riconoscere quali sono stati gli eventi critici che hanno portato la manifestazione della depressione.

La persona viene aiutata a diventare consapevole dei circolo viziosi e dei pensieri e comportamenti intrusivi e disfunzionali e a liberarsene gradualmente attraverso l’acquisizione di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali, adattivi e congrui alle situazioni esterne che si presentano alla persona, con l’obiettivo di  migliorare l’esame di realtà che era andato perduto, l’idea di sé e delle sue relazioni, la sua qualità di vita.