Il sesso ancora oggi è, purtroppo, messo in ombra da effetti di tabù che camminano nella mente delle persone. Inconsciamente o consapevolmente il sesso può corrispendere ad accezioni negative e questo può accadere anche nella testa dei partner di una coppia.
La sessualità è una pulsione presente già nella realtà dell’infanzia di ognuno di noi, è una pulsione biologica e legittima e caratterizza la natura dell’essere umano. Rappresenta l’area del piacere e la vitalità e si può esprimere con sicurezza solo se c’è stata una guida all’accettazione e conseguente regolazione della pulsione. La nostra cultura rende difficile questi passaggi fondamentali e porta invece alla negazione e alla repressione che generano inevitabilmente problematiche.
Spesso ciò che accade nelle famiglie nelle generazioni, come effetto socioculturale, è che di sesso non se ne parla, e di conseguenza, nel bambino che poi diventa adolescente e poi adulto, il sesso prende forma nella mente dietro ai silenzi, ai non detti, all’imbarazzo, alla vergogna.
Ma il sesso può finire di essere una cosa segreta, brutta, sporca, sudicia SE se ne parla.
Nel profondo della persona può rimanere così inespresso il bisogno e il desiderio di avere una fonte sicura, confortante e attendibile di conferma della legittimità della ricerca del proprio piacere erotico, che non ha potuto avere. Si può così avere bisogno di capire da cosa ci si sente oppressi, e la risposta è il silenzio. È il silenzio e il non poterne parlare, insieme alla voglia irrefrenabile di rompere quel silenzio.
È la parola che legittima l’azione. La parola è liberatoria e intima. L’amore non si fa se non se ne parla. Solo la piena complicità sull’immaginario erotico crea le condizioni perchè si possa fare l’amore, tutto il resto rimangono situazioni solitarie.
“Niente è più oscuro di ciò che in maniera evidente è quotidianamente sotto i nostri occhi”
Fondamento dell’intimità di coppia, la chiave per avere complicità è parlare. È la parola che genera l’incontro tra due menti e due corpi.